Chi siamo

Università Aperta

Nata nel 1996  attraverso una stretta collaborazione iniziale con AUSER, che ne è stata di fatto la “madrina”, Università Aperta – con il suo peculiare progetto culturale dell’educazione continua – è presente come associazione di promozione sociale nell’ambito della formazione e dell’istruzione nella città e nel territorio provinciale. 
Iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), è orientata verso l’apprendimento permanente (lifelonglearning) avendo alla base un preciso progetto educativo che non si limita a prolungare l’apprendimento nell’età adulta, ma che si rivolge anche alle fasce d’età scolare  attraverso una collaborazione fra scuola e soggetti culturali del territorio. 
Le sue finalità, chiaramente espresse nello Statuto, sono: 

  • sviluppare le potenzialità dei singoli individui, incrementare lo scambio fra persone e generazioni diverse, favorire collaborazioni con quanti operano in campo culturale e sociale; 
  • promuovere la conoscenza della storia, in particolare come storia delle civiltà, alla ricerca delle radici del presente, tenendo conto anche della cultura popolare valorizzandone le espressioni; 
  • promuovere la conoscenza di argomenti diversi che abbiano una logica unitaria e organica, nella prospettiva di una crescita culturale degli utenti nei vari settori del sapere;
  • promuovere in particolare, la conoscenza dei linguaggi delle arti e delle scienze, lo studio degli strumenti di comunicazione fra persone e culture diverse, contribuire a costruire i valori della pace e della solidarietà in una società multietnica come l’attuale e nell’odierna tendenza alla globalizzazione.

Sin dalle origini l’Associazione ha inteso interagire con le Istituzioni, con Enti che abbiano cura della crescita umana e sociale della persona e della comunità, con scuole di ogni ordine e grado attraverso le pratiche dell’incontro, del confronto e del dialogo.
Ha tenuto presente come faro il grande tema della cittadinanza sia per gli italiani-europei, sia per coloro che, presenti nei nostri territori, i migranti, troppo spesso sono considerati con una logica di contrapposizione, ”loro” rispetto a ”noi”. 
Ha assunto come centrale il valore del capitale umano presente in alcune carte imprescindibili: la nostra Costituzione (1 Gennaio, 1948); la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 Dicembre 1948); le Carte Europee, per esempio la Carta europea dei Diritti Umani nella città ”Carta di Saint Denis”(18 Maggio 2000) che nella Parte prima, art. 1 così recita : ”La città è uno spazio collettivo che appartiene a tutti gli abitanti, i quali hanno il diritto di trovarvi le condizioni necessarie per appagare le proprie aspirazioni dal punto di vista politico, sociale, ambientale, assumendo nel contempo i loro doveri di solidarietà”.
L’Associazione ha lavorato e lavorerà sempre con questi valori identitari di riferimento ponendo al centro la cultura come ”materia prima”, ”materia vivente”, che si fa ascolto delle storie, delle esperienze, delle competenze, delle attitudini, dei talenti, delle aspirazioni e che a un capitale umano troppo spesso inespresso propone, per promuovere, attraverso lo scambio e la solidarietà, anche la socializzazione tra generazioni diverse per favorire un’inclusione autenticamente dinamica ed efficace.
Vuole continuare a costruire soprattutto relazioni tra esseri umani che di volta in volta si organizzano intorno a comuni esigenze di apprendimento e di dibattito con l’aiuto di docenti il più possibile preparati e liberi. Una scuola vocata alla cittadinanza attiva che rinforzi le conoscenze che sia argine alle manipolazioni e modo per preservare e diffondere la memoria.
Si ricorda, tra le tante, una delle più significativeiniziative: De HominisDignitate – I Diritti Umani. Aprire la mente ll’ascolto delle voci del mondo e della storia anche e, soprattutto, delle voci dei senza lingua. 
Il progetto realizzato nel 2015, aperto alle scuole e alla cittadinanza era nato dalla consapevolezza del rapporto complicato e ineludibile tra similarità e diversità, con la convinzione profonda che il valore dell’altro che esiste qui e adesso, sia fondativo per attuare le potenzialità emancipatrici di un modello di persona, soggetto libero ma non autosufficiente, partecipe della natura ma anche della storia, simile eppure diverso. Da tale convinzione, quindi, il tema della dignità dell’uomo, della sua libertà, libertà intesa come capacità e diritto di ognuno di mettersi alla prova come soggetto artefice di invenzione e di azione etico – politica per darsi forma all’interno di relazioni plurali.
Il nucleo concettuale dei Diritti Umani è stato sviluppato in incontri pubblici di cui sono stati protagonisti Antonio Papisca, Giovanna Guerzoni, Armando Gnisci, Ennio Grassi, Christiana de Caldas Brito che con la loro presenza sapiente, hanno spaziato dal Diritto Internazionale ai Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza tra locale e globale sino ai vasti e complessi argomenti della migrazione e dell’interculturalità.
Identità, interculturalità, transculturalità, identità individuale e collettiva sono temi che in anni recenti hanno animato corsi, seminari, conferenze e testimonianze pubbliche.
Intensa è stata la collaborazione con alcuni Istituti scolastici di secondo grado della città: in particolare il lavoro pluriennale con l’Istituto” L. Einaudi” sul tema ‘Scrittori migranti e Integrazione’, esperienza che ha permesso di conoscere da vicino tali realtà attraverso la lettura e anche la testimonianza di alcuni autori di cultura, d’origine e lingua madre diversa da quella italiana, ma che hanno scelto di scrivere direttamente nella nostra lingua. Un’avventura bella, sfociata in interessanti lavori di scrittura e di grafica degli studenti esposti con riscontri positivi al Museo della Città a fine anno scolastico (2018-2019).
In tutti questi anni di attività Università Aperta, autentico centro educativo, ha offerto alla cittadinanza varie iniziative gratuite: solo per citare un esempio nel 2019 Università Aperta, sotto l’egida e il patrocinio del Comune di Rimini, ha realizzato la probante esperienza di Università di Strada.
Dopo diversi mesi di sospensione delle attività, dovuta alle ben note misure di restrizione, Università Aperta è riuscita lentamente a riprendere le proprie attività rimettendosi in gioco a partire da un riassetto dell’organizzazione generale e del palinsesto dei programmi. L’idea di fondo prevede prioritariamente, con un ritorno alle origini, la ripresa della collaborazione con AUSER secondo un protocollo d’intesa che favorisca assieme all’aspetto culturale, un’importante partecipazione e un rinnovato coinvolgimento nel “sociale”.
Un nutrito gruppo di lavoro costituitosi in seno all’Associazione, formato esclusivamente da collaboratori volontari che hanno fatto dell’entusiasmo la loro bandiera, ha garantito in questi anni il funzionamento della struttura. Il gruppo è molto coeso e compatto e vanta al suo interno figure di grande esperienza nell’ambito del volontariato culturale in grado di provvedere all’organizzazione delle attività, a pubblicizzarle, a realizzarle compiutamente attraverso un lavoro di équipe collaudato nel tempo e bene strutturato.